La fotografia di ritratto
Nasce a Waterbury, USA da una famiglia benestante, il papà ufficiale dell’esercito, la mamma un’affermata ballerina. La sua vita è travagliata da spostamenti continui per via del lavoro di suo padre, spostamenti tra caserme e basi militari nel mondo. E’ proprio in uno di questi viaggi che scopre la fotografia, ma sarà la figura della mamma istruttrice di danza che la influenzerà al mondo dell’arte. La mamma possedeva una macchina fotografica e aveva l’abitudine di fare foto alla famiglia durante la giornata e soprattutto nei cambiamenti proprio per documentare la crescita dei figli. Di ritorno negli Stati Uniti si rende conto che è infastidita da quello stile di vita con cambi repentini e abitudini sbagliate e decide di rivoluzionarla, decide di lasciarsi tutto alle spalle e iniziare a vivere a modo suo. Lo fa dedicandosi all’arte iniziando anche un corso di pittura e di finire gli studi nell’istituto d’arte di San Francisco. Continua a crescere cosi la conoscenza per la fotografia studiando i già celebri Robert Frank, Cartier Bresson, apprendendone le tecniche, determinando che la fotografia sarà il suo lavoro. Così inizia pian piano collaborazione con riviste locali facendosi apprezzare per la sua determinazione e capacità tecniche. Predilige fin da subito il ritratto. Approda alla rivista Rolling Stone grazie ad un suo lavoro svolto in terra di Israele documentando la vita dei volontari Americani, un portfolio che le darà visibilità a tante agenzie. Lavora per Rollig Stone per circa 13 anni ritraendo volti noti dello spettacolo, del cinema e iniziando a seguire gruppi musicali riesce ad entrare nel cuore dei Rolling Stones seguendo le loro tournee. Non ha solo aspetti positivi la sua vita, è da tempo nel vortice dell’alcol e della droga, assiste alla scomparsa della sua compagna di vita, l’amore più grande. Da li a poco segue l’uccisione dell’ormai amico John Lennon, tra l’altro da lei fotografato nudo che abbraccia la moglie Joko Ono proprio qualche ora prima dell’accaduto. Queste vicende di grande dolore la portano alla decisione di disintossicarsi e lasciarsi un periodo di fermo dalla fotografia per riorganizzare tutto il suo passato, tutte le sue opere, ma la sua fama è altissima e tanti sono gli artisti, politici, musicisti, attori che vogliono essere ritratti da lei. Partecipa a note campagne pubblicitarie ed esposizioni, riceve anche premi ambiti come l’Infinity Awards e pubblica numerosi libri, diventa ritrattista di Vanity Fair, realizza calendari Pirelli e Lavazza e in quello Pirelli nel 2016 ritrae 12 donne tra cui Yoko Ono, Tavi Gavinson e Patti Smith. Il lavoro sui ritratti è forse il più noto quello della Regina Elisabetta II, passando per il Presidente Obama e la sua famiglia, fino a vip ed artisti come Leonardo Di Caprio, Angelina Jolie, lennon, Maryl Streep e molti altri. Sono immagini molto diverse tra loro, per tecnica, scelte e composizione. Annie ricerca la bellezza all’interno delle sue fotografie e riesce a trovarla avvicinandosi all’anima dei suoi soggetti, riesce con questo atteggiamento mantenendo un sottile velo di distacco a raccontare, in maniera quasi imparziale, anche gli ultimi giorni di vita della sua compagna.