I luoghi d’interesse
Ci sono sensazioni in ognuno di noi, sappiamo di avere legami intrinsechi con qualcosa senza neppure sapere la natura, ci sono luoghi che anche se non conosciamo sappiamo di averli dentro. A Tivoli si cresce con la consapevolezza di avere un tesoro di averlo a disposizione ogni qualvolta ce ne sia bisogno, un tesoro che ci regala freschezza e relax ma allo stesso tempo ci dà amarezza quando nel periodo estivo lo si vede invadere dalle fiamme (il più delle volte dolose) e impotenti rimaniamo li a guardarlo. Il Monte Catillo dai Tiburtini chiamato Monte della Croce, di conformazione carsica è una riserva di circa 1300 ettari istituita nel 1997 circondata da un anello sentieristico dove si agganciano percorsi che si allargano in tutta l’area del Parco dei Monti Lucretili della quale la stessa riserva ne fa parte. Sono molti i frequentatori, sia cittadini in cerca di svago sia sportivi in allenamento ma anche intere famiglie ed escursionisti forestieri amanti della natura. Un luogo pieno di risorse a partire dalla Sugheretaun bosco di quercia da sughero della quale gli esperti dicono si sia generata grazie al microclima dato dal fiume Aniene e i suoi salti d’acqua. Ricca di fauna selvatica conla presenza di cinghiali, volpi, isrtrice, scoiattolo, bisce e si dice da studi fatti della presenza di circa 40 specie di volatili tra cui il rampichino, il picchio muratore, l’allocco, il picchio rosso maggiore e da qualche tempo si può notare l’elegante volo della Poiana. Si può godere della vista incantevole della campagna Romana scorgendo l’abitato Tiburtino e parte della Villa Gregoriana con il Tempio della Sibilla. Sono vari gli accessi sentieristici, quello principale dalla strada che porta a Don Nello del Raso prendendo il sentiero 330, ben segnalato(grazie a dei frequentatori abituali che ogni tanto rinnovano le bandiere con vernici naturali), si percorre lo sterrato incontrando una piccola falesia utilizzata dagli appassionati dell’arrampicata sportiva dove si inizia a salire per far visita alla Croce di ferro(612 s.l.m.)o continuare fino a raggiungere e godere del fresco della Sughereta di Sirividola. Sono presenti delle tabelle informative e varie indicazioni tra cuifonte Bologna con il rifugio e l’area attrezzata per pic-nic con panche in legno, un angolo verde dove riposarsi e rimanere immersi nella natura e il suo silenzio. Continuando si inizia a scendere verso l’hotel Torre Sant’Angelo incontrando fontana vecchia, ad oggi riparo e riserva d’acquaper le mucche al pascolo ed altre specie animali. Tanti visitatori in base al periodo e alla crescita vegetativa potranno avvalersi di una vecchia cisterna e ruderi di costruzioni di epoca Romana. Da li a poco si scende verso Tivoli con la soddisfazione di essersi goduti un angolo di pace ed essersi dedicati del tempo per la propria persona.